Fra storia e magia

L’importante opera di restauro conservativo, iniziata nel 2003, sotto la guida del professor Cesare Feiffer e l’approvazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio, ha riportato il palazzo agli antichi splendori.

“Magia e bellezza sono in noi”

K. Gilbran
Cerimonie

Esclusive e uniche cerimonie in una location da fiaba, con disponibilità di spazi sia indoor che outdoor.

Rito Civile

Diversi gli spazi splendidi e suggestivi per la celebrazione della tua cerimonia civile presso Palazzo Monti.

Rito Religioso

Grazie alla presenza della chiesa di Santa Maria Immacolata che svetta sul brolo di Palazzo Monti, puoi svolgere il tuo matrimonio senza trasferimenti, condividendo con i tuoi ospiti una giornata meravigliosa e a 360°.

Assistenza

Ti assisteremo per tutto il percorso di organizzazione e studio dell’evento. Progettiamo insieme il tuo matrimonio, cerimonia o evento.

Palazzo Monti della Pieve
La storia

Situato ai piedi del colle di San Pancrazio, in un mirabile contesto paesistico dominato dall’omonima pieve romanica, il palazzo Monti di contrada Borgosotto appartiene a quella splendida serie di dimore storiche che caratterizzano il patrimonio dell’architettura bresciana.

Il giardino e l’annesso Brolo con l’apertura del lungo porticato che su di essi si affaccia crea una cornice scenografica di rara suggestione.

L’antico edificio venne trasformato in villa di campagna nel sec. XVIII. Alcuni particolari architettonici (la cimasa sul portale d’ingresso, le balaustrate sui gradini e le colonne del porticato) nonché la decorazione interna della cosiddetta “cappella” mettono in evidenza le tipiche calligrafie del Settecento bresciano, e non è azzardato ipotizzare che gli artefici del progetto di rinnovamento siano stati Antonio o Gaspare Turbini, celebri architetti residenti per l’appunto a Montichiari.

Pochi gradini, accompagnati da una elegante doppia balaustrata con colonnine, introducono ad un breve ballatoio che dà accesso ad una sala, forse la cappella del palazzo, affrescata secondo i tipici stilemi del barocco bresciano. Il portico si svolge lungo sette arcate, impostate su colonne di ordine tuscanico. Su di esso si aprono il salone e altri ambienti minori, tutti al piano terreno.

Nel luglio del 1796 Napoleone Bonaparte, con il suo quartier generale, soggiornò a palazzo Monti per tutto il tempo che servì alla preparazione dello scontro con l’esercito austriaco, noto come la “battaglia di Castiglione” del 5 agosto 1796; la cui vittoria rappresentò l’inizio dell’ascesa napoleonica. Palazzo Monti conserva un busto marmoreo, copia del Canova, di Napoleone.

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